Valerio Vitiello Authorized Sca Trainer, barista e titolare della caffetteria “Gran Caffè Secondigliano” a Napoli ci racconta l’esperienza dell’aumento dei prezzi nella sua caffetteria.
- Ciao Valerio, raccontaci la tua attività “Gran Caffè Secondigliano”, come nasce? La nostra è un’attività a carattere familiare nata nel 2014. In un contesto complesso quale quello della periferia nord di Napoli abbiamo cercato di creare un concept diverso rimanendo, comunque, legati alle tradizioni del territorio in cui ci troviamo.
- Quanto è stato difficile introdurre ,nel tuo territorio, i caffè artigianali di Caffè Cognetti – Microtorrefazione? Non è stato poi così difficile introdurre caffè artigianali, come Caffè Cognetti, nella nostra caffetteria poiché sin da subito abbiamo offerto ai nostri clienti un prodotto differente da quello offerto dal mercato napoletano.
Inoltre fondamentale è stata la formazione. Maggiore conoscenza e consapevolezza ci hanno consentito di educare i nostri clienti.
- Siete stati tra i primi a portare la tazzina di caffè a € 1,20! Qual è stata la reazione dei clienti? L’aumento dei prezzi, soprattutto per i beni di rapido consumo come il caffè, non è mai semplice da accettare. Per far sì che ciò accada abbiamo puntato sulla divulgazione di un prodotto completamente tracciabile di alta qualità rispetto ai nostri competitor.
- Quanto ha inciso la formazione nell’ aumento dei prezzi? La formazione è stata l’arma vincente. Grazie ad essa ho potuto ampliare l’offerta inserendo nel menù anche vari caffè in singole origini, offrendo la possibilità di degustarlo anche in estrazioni alternative all’espresso. Proprio quest’anno ho innaugurato la mia scuola di formazione “Napoli Coffee School” con l’obbiettivo di trasmettere a tutti i baristi napoletani e del sud l’arte e la scienza della preparazione del caffè.